Nascosti al mondo
18 – 26 marzo 2025
In collaborazione con il CPD, Centro per la Prevenzione delle Discriminazioni
Per troppo tempo abbiamo osservato il mondo attraverso una lente distorta, che ci ha portato a vedere la nostra nazione come l’unico luogo in cui affondano le radici della nostra identità. Per difendere questa percezione, abbiamo tracciato confini e costruito barriere, suddividendo l’umanità in categorie gerarchiche basate su caratteristiche fisiognomiche, culturali, etniche o religiose. Abbiamo sviluppato così una lettura riduttiva e mortificante dell’essere umano ponendo le basi per l’ideologia razzista. Sebbene il razzismo nasca da un costrutto sociale, le sue conseguenze sono tangibili e devastanti: discriminazioni sottili o manifeste, insulti, disparità di trattamento e violenze. Anche quando non vi è un vero e proprio fondamento di tipo ideologico, pregiudizi, stereotipi e paure ci spingono a comportarci in modo miope e dannoso, in tutela della propria identità locale. Nascosti al mondo è una rassegna che invita a scrutare le storie di chi vive ai margini, oltre i confini visibili e invisibili che separano “noi” dagli “altri”. Attraverso sette lungometraggi, intensi e profondamente umani, proponiamo di esplorare come l’identità possa essere costruita in relazione all’altro, riconoscendoci parte di una cittadinanza più ampia, complessa e variegata di quella che siamo abituati ad attribuirci. Ogni film, pur con linguaggi e contesti diversi, esplora il modo in cui gli esseri umani reagiscono di fronte all’altro, al diverso, e come l’empatia possa diventare una forza trasformativa. Una rassegna che spinge ad aprire gli occhi su ciò che spessoscegliamo di non vedere: le vite nascoste accanto alle nostre. Come? Non offrendo facili risposte, ma incoraggiandoci a porci interrogativi. I titoli proposti chiedono consapevolezza nell’azione di vedere: perché sto vedendo questo film? Come la penso io in merito a questi temi? Come mi sento vedendo queste storie? Portando l’attenzione laddove si manifesta un’urgenza sociale, tutti i titoli ci accompagnano nel problematizzare. Nella tavolozza dei registi non troviamo solo rabbia o dolore, ma anche speranza, ironia e commozione. Questo cinema ci invita ad aprire gli occhi sulle responsabilità individuali e collettive, sui silenzi complici e sulle ingiustizie che permeano il nostro quotidiano. È un cinema che illumina le vite dei “nascosti”, ma anche quelle di chi sceglie di non distogliere lo sguardo.
Sarah Simic, LuganoCinema93
Mercoledì 12 marzo ore 20.45
THE UNITED STATES VS. BILLIE HOLIDAY
regia: Lee Daniels; sceneggiatura: Suzan-Lori Parks, Johann Hari; fotografia: Andrew Dunn; montaggio: Jay Rabinowitz; musiche: Kris Bowers; interpreti: Andra Day, Trevante Rhodes, Miss Lawrence, Da’Vine Joy Randolph, Garrett Hedlund, Tyler James Williams, Rob Morgan, Natasha Lyonne, Tone Bell, Melvin Gregg, Leslie Jordan.
USA / 2021, v.o. inglese, st. italiano o francese, 126’
Nel 1957, Eleanora Fagan, la cantante nota come Billie Holiday, ormai una leggenda del jazz, si presenta col suo storico amico Freddy per registrare un’intervista con il giornalista Reginald Lord Devine, grazie alla quale rievoca la sua carriera. Mentre collezionava successi in tutto il mondo, il governo federale statunitense decideva di trasformare la Holiday nel capro espiatorio di una dura battaglia contro la droga. Il fine ultimo delle azioni intraprese contro la cantante non era però legato alla droga, ma a impedirle di eseguire la sua straziante ballata “Strange fruit”, grido di denuncia contro i linciaggi del governo degli U.S.A. e contributo essenziale per il movimento per i diritti civili.
Martedì 18 marzo ore 20.45
GAGARINE
regia: Fanny Liatard, Jérémy Trouilh; sceneggiatura: Fanny Liatard, Jérémy Trouilh, Benjamin Charbit; fotografia: Victor Seguin; montaggio: Daniel Darmon; musiche: Amine Bouhafa, Evgueni e Sacha Galperine; interpreti: Alseni Bathily, Lyna Khoudri, Jamil McCraven, Finnegan Oldfield, Mohamed Sadi, Farida Rahouadj, Denis Lavant, Rayane Hajmessaoud, Mete Mutela.
Francia | 2020, v.o. francese, st. italiano, 95’
Youri ha vissuto tutta la sua vita a Gagarine Cité, un vasto progetto di alloggi popolari situato nella periferia di Parigi che ospita centinaia di famiglie poco abbienti, molte delle quali di immigrati. Inaugurato nel 1963 dal cosmonauta sovietico Gagarin, un tempo simbolo di progresso, il complesso residenziale sta per essere demolito. Youri, che sogna di diventare astronauta, non vuole lasciare il suo mondo e la sua comunità. Si convince di poter fermare l’abbattimento degli edifici impegnandosi a rallentare il processo di deterioramento. Con la complicità di suoi amici Houssam e Diana, inizia così un’ostinata resistenza per salvare il luogo nel quale è cresciuto, la sua casa. Quando gli sforzi si rivelano vani, Youri decide di trasformare uno degli appartamenti nella sua “astronave”.
Mercoledì 26 marzo ore 20.45
STYX
regia: Wolfgang Fischer; sceneggiatura: Ika Künzel, Wolfgang Fischer; fotografia: Benedict Neuenfels; montaggio: Monica Willi; musiche: Dirk von Lowtzow; interpreti: Susanne Wolff, Gedion Oduor Wekesa, Alexander Beyer, Inga Birkenfeld, Dominik Böth, Kellvin Mutuku Ndinda.
Germania-Austria 2018, v.o. tedesco, inglese; st. italiano; 94’
Rike è una dottoressa d’urgenza che ha bisogno di fare una pausa dal suo difficile lavoro. Così salpa in solitaria sulla sua barca a vela dallo Stretto di Gibilterra all’isola di Ascension, un paradiso incontaminato nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico. Il suo viaggio scorre serenamente ma dopo una violenta burrasca, si imbatte in un peschereccio danneggiato dalla tempesta, con a bordo migranti bisognosi d’aiuto. Mentre la nave affonda, un giovane ragazzo riesce a raggiungere a nuoto la barca della navigatrice. Rike si mette in contatto via radio con l’assistenza in mare ma purtroppo i soccorsi tardano ad arrivare. La navigatrice si trova di fronte a un bivio: aiutare o farsi da parte.