Un po’ di cinema svizzero

Un po’ di cinema svizzero

Azor

 

08.03 – 02.05 / 2022

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Rieccoci puntuali con la nostra selezione dei film svizzeri più significativi visti alle Giornate di Soletta. È stato un anno particolare, che ha visto dominare, in controtendenza, il cinema romando. Nella fiction, sui cinque nominati per il Premio del cinema svizzero, ben quattro sono stati realizzati da cineasti attivi nei cantoni francofoni. E siamo lieti di poterli presentare tutti e quattro: Azor di Andrea Fontana, La Mif di Frédéric Baillif, Olga di Elie Grappe e Wet Sand di Elene Naveriani (film già da noi presentato per “Cinema dal mondo” a Bellinzona e Locarno, girato in Georgia da una regista georgiana ma residente a Ginevra). A questi si aggiunge poi anche Chroma di Jean-Laurent Chautems, che a nostro parere avrebbe anch’esso ampiamente meritato la nomination.

Il programma, come si può vedere, è particolarmente ricco a Bellinzona, dove il CCB presenta ben undici film, grazie anche alle collaborazioni con AMOPA per la Semaine de la francophonie e con la ConProBio e BioTicino.
Oltre ai lungometraggi di finzione citati, abbiamo cercato di lasciar spazio anche al Ticino, con i documentari Sognando un’isola di Andrea Pellerani, Hugo in Argentina di Stefano Knuchel, e anche con quello di Lila Ribi, (Im)mortels, perché la regista, seppur cresciuta e residente nel Canton Vaud, non rinnega i suoi legami con la Svizzera italiana. E poi c’è Sòne:, girato in Calabria e prodotto da Cinédokké. Avremmo anche voluto inserire nel programma L’Afrique des femmes di Mohammed Soudani, prodotto da Amka Films, ma per questo documentario è stata scelta un’altra strategia di promozione, e il film sarà presto visibile nelle sale.

La presenza degli svizzeri tedeschi è per questa volta limitata a tre film: la fiction Das Mädchen und die Spinne dei fratelli Zürcher, già visto al Festival di Locarno e che i “Cahiers du cinéma” sono riusciti a inserire nella loro classifica dei dieci migliori film mondiali del 2021; e i documentari Stand Up My Beauty di Heidi Specogna (che a Bellinzona sarà proposto in occasione della Giornata delle donne, trattandosi di un vero inno alle donne etiopi) e Parallel Lives di Frank Matter. La maggior parte dei quattordici film in programma a Bellinzona, Mendrisio, Lugano e Locarno sono in prima visione ticinese. Un’occasione quindi preziosa di poter vedere su grande schermo quei film di cui ultimamente si fa un gran parlare in occasione delle Giornate di Soletta, ma che poi raramente arrivano nelle nostre sale.

Michele Dell’Ambrogio, Circolo del cinema Bellinzona

 

Mercoledì 16 marzo ore 20.45

WET SAND di Elene Naveriani

Svizzera, Georgia 2021

con Bebe Sesitashvili, Gia Agumava, Megi Kobaladze, Giorgi Tsereteli, Eka Chavleishvili…

v.o. georgiano, st. francese, 115’

Un villaggio sul Mar Nero in Georgia è popolato da persone amichevoli che credono di conoscersi. Un giorno Eliko viene trovato impiccato e sua nipote Moe arriva per organizzare il funerale. Si trova di fronte a una rete di bugie e alle tragiche conseguenze della vita amorosa segreta di Eliko con Ammon, durata 22 anni.

Elene Naveriani. Nata nel 1985 a Tbilisi, Georgia, dove studia all’Accademia statale delle Arti. In seguito Master interdisciplinare e Bachelor in cinema alla HEAD di Ginevra. Autrice di diversi corti e di un primo lungometraggio di finzione, I Am Truly a Drop of Sun on Earth (2017), che ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali. Vive e lavora tra Georgia e Svizzera.

Prix de Soleure 2022. Nominato per il Premio del cinema svizzero 2022: miglior film di finzione. Premio per la miglior interpretazione maschile (Bebe Sesitashvili) nel Concorso Cineasti del presente, Locarno 2021.

 

Mercoledì 23 marzo ore 20.45

AZOR di Andreas Fontana

Svizzera, Argentina, Francia 2021

con Fabrizio Rongione, Stéphanie Cléau, Gilles Privat, Alexandre Trocki…
v.o. francese e spagnolo, st. francese/tedesco, 100’

Il banchiere privato ginevrino Yvan De Wiel si reca in Argentina nel pieno della dittatura militare per sostituire il suo socio che è misteriosamente scomparso. Un duello a distanza tra banchieri che, seppur con metodi diversi, sono complici di una forma di colonizzazione discreta e impietosa.

Andreas Fontana. Nato nel 1982 a Ginevra. Licenza in letteratura comparata all’Università di Ginevra. Assistente alla regia in Argentina, poi Master in regia all’ECAL di Losanna e all’HEAD di Ginevra nel 2010. Autore di diversi corti e del documentario Dans nos campagnes (2011). Azor è il suo primo lungometraggio di finzione.

4 nomination per il Premio del cinema svizzero 2022: miglior film di finzione, miglior sceneggiatura, miglior fotografia, miglior suono.

 

Mercoledì 30 marzo ore 20.45

SOGNANDO UN’ISOLA di Andrea Pellerani

Svizzera 2020
v.o. giapponese, st. italiano, 76‘

Sull’isola giapponese di Ikeshima, i pochi abitanti rimasti dopo la chiusura della miniera di carbone vivono in un ambiente surreale, aggrappandosi a una normalità che però sembra sfuggirgli. Un viaggio onirico che ci costringe a riflettere sulla nostra relazione con il pianeta.

Andrea Pellerani. Nato in Ticino nel 1984. Diplomato al CISA nel 2007 e all’HEAD di Ginevra nel 2009. Regista indipendente di documentari, tra cui La tua casa è la mia città (2012) e L‘ultimo giro (2016).

 

Mercoledì 6 aprile ore 20.45

PARALLEL LIVES di Frank Matter

Svizzera 2021

v.o. tedesco, inglese, cinese, xhosa; st. francese/tedesco, 139’

Il regista è andato alla ricerca di persone che, come lui, sono nate l’8 giugno 1964 ma in luoghi diversi del mondo. Ci mostra i loro percorsi di vita e il suo film ci accompagna lungo un emozionante viaggio nel tempo, cercando di capire come gli avvenimenti storici recenti e lo spazio hanno influenzato le nostre vite.

Frank Matter. Nato a Sissach (Basilea campagna) nel 1964. Dal 1993 è produttore e regista di film di fiction e documentari. Lungo soggiorno a New York, dal 1993 al 2006. Autore tra le altre cose del lungometraggio di finzione The Definition of Insanity (2003) e del documentario Von heute auf morgen (2013).

 

Mercoledì 13 aprile ore 20.45

HUGO IN ARGENTINA di Stefano Knuchel

Svizzera 2021
v.o. francese, spagnolo; st. italiano, 97‘

Nel 1950 Hugo Pratt sbarca a Buenos Aires sognando l’America. Scopre che l’Argentina sarà la sua America e viene travolto dal boom economico e dalla scena culturale locale. Comincia allora un folle decennio e Hugo sente che tutte le promesse del paese sono per lui.

Stefano Knuchel. Nato a Locarno nel 1966. Diploma al Conservatoire de Fribourg nel 1987. Regista autodidatta, ha lavorato alla radio e alla televisione in Ticino. Dal 2013 dirige la Filmmakers Academy al Festival di Locarno. Autore di diversi documentari, tra cui Nocaut (2004), Hugo en Afrique (2009), Quand j’étais Cloclo (2016).

 

 

08.03-02.05/2022
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