Stranger than Paradise

Stranger than Paradise

Data / Ora
28.02/2024
20:45

Luogo
Cinema Ciak


STRANGER THAN PARADISE

USA/Germania 1984, b/n, 90’

Sceneggiatura : Jim Jarmusch, John Lurie; Fotografia: Tom DiCillo; Musica: John Lurie

Con John Lurie, Eszter Balint, Richard Edson, Cecillia Stark…

V.o. inglese, ungherese; st. francese/tedesco

Caméra d’Or a Cannes, Pardo d’Oro a Locarno

Bela, giovane immigrato ungherese che vuol essere chiamato Willie, tira a campare e vive di espedienti con il suo amico Eddie. La cugina di Willie, Eva, arriva a New York dall’Ungheria per raggiungere una zia a Cleveland. Un anno dopo, Willie e Eddie, perditempo impenitenti, decidono di andare a trovarla a Cleveland. Insieme, i tre partiranno in macchina per la Florida, dove, per una serie di equivoci, perderanno l’uno le tracce dell’altro.

Il film che ha rivelato Jarmusch al pubblico internazionale, e il saggio più coerente di un minimalismo che allora sembrò di una originalità dirompente (…). Narrazione frammentata (tanti piccoli episodi ognuno dei quali è un piano sequenza, intervallati da fotogrammi neri), rimandi ironici al noir e al road mowie, poesia dell’evento insignificante (…). Girato con gli scarti di pellicola di Lo stato delle cose di Wim Wenders, all’inizio doveva essere un cortometraggio. (Il Mereghetti)

Jarmusch insegue la vita con un’etica di sguardo e un’onestà registica veramente commoventi. Il suo intimo e paradossale sentimento di estraneità (anche alla stessa famiglia del cinema americano) trasuda da personaggi più strani del paradiso, sopravvissuti alla morte delle ideologie (…), ospitati da un’inquadratura che lascia ogni azione e reazione in fuori campo. Soffermandosi solo sul viaggio a vuoto che si fa costantemente un sublime tempo del sentimento. (Pietro Masciullo, sentieriselvaggi.it)

 “È una storia sull’America, vista attraverso gli occhi di “stranieri”. È anche una storia sull’esilio, dal proprio paese e da se stessi, e sui legami che si sono appena persi.”

John Lurie (Willie), leader dei Lounge Lizards, è autore anche delle musiche per quartetto d’archi. Richard Edson (Eddie), ex  batterista dei Sonic Youth e trombettista dello stesso giro, è al suo debutto cinematografico. Eszter Balint (Eva) è un’attrice, cantante e musicista. La canzone che ascolta nel registratore è I Put a Spell on You di Screamin’ Jay Hawkins.