Les amandiers

Les amandiers

Data / Ora
01.03/2023
20:45

Luogo
Cinema Multisala Teatro


di Valeria Bruni Tedeschi

Francia 2022
Sceneggiatura e dialoghi: Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Lvovsky e Agnès De Sacy; Fotografia: Julien Poupard; Musica: François Waledisch; Montaggio: Anne Weil, Interpreti: Nadia Tereszkiewicz, Sofiane Bennacer, Louis Garrel, Micha Lescot, Clara Bretheau, Noham Edje, Vassili Schneider, Eva Danino, Liv Henneguier, Baptiste Carrion-Weiss, Léna Garrel, Sarah Henochsberg, Oscar Lesage; Produzione: Bibi Film TV e Arte France Cinema
Colore, v.o. francese; st. italiano; 125’
Miglior film Festival di Namur 2022

Seconda metà degli anni ’80: Stella, Etienne, Adèle e tutta la troupe hanno vent’anni. Hanno superato l’esame di ammissione della famosa scuola creata da Patrice Chéreau e Pierre Romans al Théâtre des Amandiers di Nanterre. Lanciati a tutta velocità nella vita, nella passione, nel gioco, nell’amore, insieme vivranno la svolta della loro vita, ma anche le loro prime grandi tragedie.

Coadiuvata allo script da Noémie Lvovsky, Valeria Bruni Tedeschi non prende parte al film come attrice (ed è la prima volta che accade in un’opera che dirige), ma dimostra di aver raggiunto una piena consapevolezza del mezzo soprattutto grazie ad una direzione attoriale che sfiora la perfezione. È un film che non retrocede mai di un millimetro, Les amandiers, imperfetto ma vivo, divertente e triste, trascinante nella scelta di alcune canzoni diegetiche e non (su tutte Le chanteur di Daniel Balavoine, urlata a squarciagola dentro la macchina), di certo atto d’amore verso la scuola e il maestro che l’ha formata (facendola peraltro esordire al cinema con Hôtel de France nell’87), non per questo ritratto apologetico di un uomo, Chéreau, che nella caratterizzazione del sempre bravo Garrel, trova anche sfaccettature di uomo non necessariamente “esemplare”. È l’ulteriore conferma della bontà di un’operazione nostalgia che però non cede mai al ricatto emotivo, magari “sottrae” poco ma – in un certo senso – rispecchia a 360° le caratteristiche della donna, regista, attrice, che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare nel corso degli anni. Bello, vivo.

(da Valerio Sammarco, www.cinematografo.it)