Ghost Dog – The Way of the Samurai (Ghost Dog – Il codice del samurai)

Ghost Dog – The Way of the Samurai (Ghost Dog – Il codice del samurai)

Data / Ora
27.03/2024
20:45

Luogo
Cinema Ciak


USA/Francia/Giappone 1999, colore, 116’

Sceneggiatura: Jim Jarmusch, Fotografia: Robby Müller, Musica: RZA

Con Forest Whitaker, John Tormey, Cliff Gorman, Henry Silva, Frank Minucci, Isaach De Bankolé, Tricia Vessey, Victor Argo, Gene Ruffini…

V.o. inglese, st. italiano

Ghost Dog vive sopra la città, accanto ai suoi piccioni, in un capanno che si è costruito sul tetto di un immobile abbandonato. Guidato da un antico codice samurai (l’Hagakure di Yamamoto Tsunemoto), è un killer professionista che s’infila nella notte e scivola nella città senza mai essere visto. Quando il suo codice è pericolosamente tradito dal disfunzionamento di una famiglia mafiosa che lo impiega occasionalmente, reagisce rigorosamente secondo la Via del Samurai.

Jarmusch parla lingue diverse come l’America che racconta: scherza e invece fa sul serio, o viceversa, finge di scombinare il noir mentre ne coglie il senso profondo, seppure trasfigurato, riscritto, persino purificato da un’ironia iperbolica piena di richiami interni, di sfumature, di risvolti. (Marco Bolsi, sentieriselvaggi.it)

Jarmusch, padre indiscusso della rinascita del cinema indipendente americano, guarda al Frank Costello faccia d’angelo (Le Samouraï) di Jean-Pierre Melville del 1967, cita Rashomon e riesce a far incontrare e coesistere nel suo film più generi: il thriller, il noir, il western e la commedia. Con Ghost Dog Jarmusch regala al pubblico uno dei personaggi iconici più amati del cinema contemporaneo: il solitario e fedele killer/samurai, interpretato da un superbo Forest Whitaker (…). Presentato nel 1999 in concorso al 52° Festival di Cannes, Ghost Dog – Il codice del samurai è diventato negli anni un film di culto, grazie anche all’indimenticabile colonna sonora hip hop a firma di RZA, leader newyorkese del Wu-Tang Clan. (CG Entertainment, cgtv.it)

 “RZA mi ha insegnato ad adattarmi al suo stile, come ha fatto Neil Young. Ma mentre Neil diceva: “Voglio suonare in base alle immagini”, lo stile di RZA era: “Questo è il mio modo di lavorare, lo stile hip-hop, devi giocare con la musica che ti ho dato, fanne quello che vuoi”. Quindi ho imparato molto da entrambi, in modi diversi. E RZA ha fatto una musica bellissima per il film.”